Cosa fare in caso di frattura dentale accidentale? Un dente rotto è un'evenienza che può spaventare e rappresenta un'urgenza odontoiatrica.
Può capitare, in conseguenza di una caduta o di un colpo frontale, che si rompa un incisivo.

Questa frattura traumatica è frequente soprattutto in età infantile o in caso di sport estremi o con scontro fisico.
Può coinvolgere un dente sano e può comportare anche ferite di tessuti molli (labbra, guance, lingua).
Il primo consiglio è di applicare del ghiaccio sulla parte lesionata del viso, sciacquare la bocca con acqua tiepida e un collutorio, se disponibile.
In caso di apparente integrità dei denti, meglio comunque recarsi ad un controllo dal dentista, per valutare eventuali microfratture o crepe o danni al legamento parodontale con lussazioni o sublussazioni.
In caso di fratture evidenti, recuperare i frammenti di dente, mantenerli in ambiente umido (fisiologica, soluzione salina delle lenti a contatto, latte, saliva o acqua) e recarsi il prima possibile dal dentista.
Il curante probabilmente vi prescriverà sciacqui e terapia antibiotica e provvederà alla ricostruzione del dente (con cura canalare se necessaria) o allo splintaggio (fissaggio) del dente mobilizzato dal colpo per stabilizzarlo nella sua posizione.

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Altro caso è la rottura di un dente dei settori latero-posteriori, un premolare o un molare. In questo caso la rottura può essere causata da una carie che ha scavato il tessuto dentale dall'interno, da un vecchio restauro che si è crepato o lesionato, oppure ancora da un carico occlusale elevato, soprattutto in caso di bruxismo, anche su un dente sano. In ogni caso è bene recarsi subito dal dentista per verificare la situazione e per correre ai ripari. Può esserci dolore oppure no, ad esempio nel caso di dente devitalizzato che si frattura ma che non fa male. Per evitare che poi la situazione sia irreparabile, cioè che il dente sia da togliere, è bene non perdere tempo e contattare subito il dentista.